I Gyoza vegani sono dei ravioli, originari dalla Cina (jiaozi), tradizionalmente cotti al vapore e ripieni di verdure, dalla consistenza morbida e succosa. Sono molto popolari un po’ in tutto il resto dell’Asia, soprattutto in Corea e in Giappone.
Tradizione asiatica vuole che siano farciti non solo con verdure ma anche con ripieni a base di carne, oppure di pesce, cui vengono aggiunti zenzero, aglio e cipollotto. Nel nostro caso, naturalmente, li faremo in versione 100% vegetale.
I gyoza vengono serviti tipicamente con la salsa di soia (o tamari) dove intingerli.
Come si preparano i gyoza vegani ripieni di verdure
Per prima cosa occupatevi dell’impasto: farina, acqua e un pizzico di sale. Nulla di più semplice. All’inizio la consistenza vi sembrerà asciutta e vi verrà la tentazione di aggiungere acqua ma cercate di resistere. Dovrete avere pazienza e impastare per 5-10 minuti fino ad ottenere un panetto morbido ed elastico. In alternativa, potete anche usare una planetaria, e continuare a mano sul piano di lavoro per gli ultimi minuti.
Lasciate l’impasto riposare e dedicatevi al ripieno: io ho utilizzato carote, cavolo cappuccio viola, cimette di broccolo e zenzero. Altre ottime alternative sono verza, funghi e cipollotto. L’importante è che le verdure usate per la farcia siano tagliate molto finemente o tritate in piccoli pezzettini.
Fate appassire lentamente il ripieno in padella e nel frattempo stendete l’impasto fino ad ottenere uno spessore di circa 1 mm. Più sarà sottile, e migliori verranno i vostri gyoza. Se avete una sfogliatrice manuale o elettrica, questa è una buona occasione per utilizzarla.
Come chiudere i ravioli cinesi
Vi sono varie tipologie di chiusura di questi fagottini ripieni: dalla classica e più conosciuta chiusura a mezzaluna (come quelli di questa ricetta), a quella a triangolo oppure a saccottino con la chiusura in alto (in questo caso sono anche conosciuti con il nome di “baozi”).
Per la chiusura a mezzaluna: tenete il dischetto aperto nel palmo della mano, con un cucchiaino di ripieno al centro. Non eccedete nel ripieno altrimenti uscirà nel chiudere il raviolo. Bagnate con dell’acqua il bordo del dischetto di pasta, e “pinzate” due lembi opposti sopra il ripieno. A questo punto procedete verso destra: il lembo davanti verso di voi andrà piegato su sè stesso formando delle pieghe, mentre il lembo dietro andrà mantenuto dritto. Procedete fino alla fine del raviolo, quindi fate lo stesso nella parte sinistra del raviolo.
Come cuocere i gyoza vegani
Che siano vegani o tradizionali, la cottura ideale dei gyoza è quella al vapore. Potete utilizzare un cestello in bambù rivestito da carta forno per evitare che si attacchino al fondo. Altrimenti, come faccio io, si possono rosolare prima in padella con un filo d’olio per creare la crosticina, quindi aggiungere mezzo bicchiere d’acqua, e lasciarli cuocere a coperchio chiuso in modo che il vapore creato all’interno della padella finisca la cottura.
Conservazione
I ravioli al vapore si conservano in frigorifero una volta cotti e raffreddati, all’interno di un contenitore a chiusura ermetica. Così si conserveranno per 2 giorni. In alternativa si possono anche congelare.
Gyoza vegani | Ravioli al vapore ripieni di verdure
Ingredienti
Per l'impasto dei ravioli
- 200 g farina tipo 0, 1 o farro bianca
- 100 g acqua
- Un pizzico di sale
Per il ripieno dei ravioli
- 2 carote piccole
- 1 testa di broccolo piccolo, tagliato in piccole cimette
- Un quarto di cavolo cappuccio viola
- 1 centimetro di zenzero grattugiato fresco
- 1 cipollotto, la parte bianca
- Olio evo e salsa tamari qb la salsa tamari si può sostituire con salsa di soia classica
Istruzioni
Prepara l'impasto
- In una ciotola mescola farina, acqua e pizzico di sale. Inizia a mescolare con un cucchiaio dopodiché trasferisci l'impasto su un piano da lavoro e procedi a mano. Inizialmente ti sembrerà che l'impasto sia asciutto e ti verrà da aggiungere acqua, ma resisti alla tentazione. Al massimo, bagnati le mani oppure usa un cucchiaio d'olio evo per aiutarti nell'impasto;
- Continua ad impastare a mano facendo forza con il polso, per circa 10 minuti. Se hai una planetaria puoi aiutarti a impastare per i primi minuti con quella, e terminare poi a mano. Quando avrai ottenuto una pallina liscia ed elastica, lasciala da parte a riposare mentre ti dedichi al ripieno;
Prepara il ripieno
- In una padella capiente, rosola il cipollotto tagliato finemente e lo zenzero grattugiato, insieme all'olio evo per 2-3 minuti a fiamma medio-bassa;
- Pulisci il resto delle verdure e tagliale molto finemente, oppure tritale con l'aiuto di un piccolo tritatutto. Trasferisci le verdure nella padella, dai una mescolata, sfuma con un paio di cucchiai di salsa tamari e metti il coperchio. Tieni la fiamma bassa;
- Mentre le verdure cuociono, stendi l'impasto dello spessore di 1 millimetro. Se hai una sfogliatrice, questa è una buona occasione per utilizzarla. Con l'aiuto di un coppapasta (o anche un bicchiere) ricava dei cerchi del diametro di circa 8-9 centimetri. Ne dovrebbero uscire all'incirca 20;
- Metti un cucchiaio di ripieno al centro di ogni dischetto, bagna i bordi con un pochino d'acqua, e procedi con la classica chiusura a mezzaluna dei gyoza. Online ci sono molti tutorial per imparare a chiuderli, ma sarà solo la pratica che ti farà ottenere dei ravioli tutti uguali. In ogni caso, anche non fossero perfetti, saranno comunque bellissimi perchè fatti a mano 🙂
Cuociamo i gyoza
- Nella stessa padella delle verdure, sciacquata, scalda un filo d'olio e posizionaci sopra i ravioli. Scalda a fiamma media per pochi minuti finché il fondo di ogni raviolo non si sarà abbrustolito;
- Abbassa la fiamma al minimo, aggiungi circa un terzo di bicchiere d'acqua (non più di un centimetro d'acqua totale nella padella), chiudi con il coperchio, e lascia cuocere per 10 minuti o finché tutta l'acqua non sarà evaporata;
- Servi i ravioli con della salsa tamari mescolata ad un altro po' di zenzero grattugiato, e semi sesamo a piacere (facoltativo).