La marmellata di fagioli azuki ha origini nipponiche, ed in giapponese si chiama “anko“.
Si tratta di una vera e propria marmellata, una sorta di confettura, tipicamente molto densa, fatta proprio con i classici fagiolini rosso scuro chiamai “azuki”, ammollati e poi cotti, frullati e ricotti in padella insieme allo zucchero.
In Giappone viene utilizzata per farcire i “mochi”, che sono dei piccoli dolcetti bianchi fatti con la farina di riso, dalla consistenza un po’ gommosa e dolce. Altri utilizzi della marmellata di azuki, nell’arcipelago nipponico, è quello di farcire i famosi dorayaki (vi ricordate di Doraemon?) e i taiyaki.
Ho preparato questa marmellata perché volevo fare dei brownies che l’avessero al loro interno. Così ho sbirciato un po’ qua e là per capire come farla, e quella di Chiwawa in cucina era quella che mi ha convinto di più.
Fagioli in confettura?
Certo, per noi italiani (ma anche per tanti altri paesi occidentali), credere che una marmellata venga fatta a parte da legumi suona molto strano! Eppure, ti assicuro che vi basaterà assaggiarla una volta per rendervi con che questa marmellata… sa veramente di marmellata!
Ti avverto, allo stesso tempo, che non è una marmellata super dolcissima. A me piace che sia così, mediamente dolce, perchè di solito la mescolo con lo yogurt, sulle gallette con il burro d’arachidi oppure, come nei caso dei brownies, dentro un impasto per dolci, che quindi contiene già zucchero.
Naturalmente puoi aumentare la quantità di zucchero di altri 100 g per farla più dolce, se ti piace.
Fagioli azuki: proprietà e benefici
La marmellata di azuki, essendo priva di frutta, ha un apporto di zuccheri relativamente ridotto rispetto alle altre confetture classiche. Al contrario, essendo composta in larga parte da legumi, si può dire che si tratta di una preparazione proteica.
Studi confermano che gli azuki sono dei fagioli depurativi e disintossicanti, utili ai nostri reni, cervello e sistema immunitario. Sono infatti ricchi di fibre e poveri di grassi, come tutti i legumi, ed hanno un buon contenuto di acido folico, vitamine B1, B2, B3 e B6.
Altra nota positiva da conferire ai fagioli azuki è il loro alto contenuto di mobildeno: questo minerale aiuta il fegato a secernere l’enzima solfito ossidasi, presente nei processi metabolici di disintossicazione del corpo (fonti: starbene; cure-naturali)
Marmellata di azuki
Ingredienti
- 150 g fagioli azuki peso da secchi, senza ammollo
- 200 g zucchero di cocco o integrale
- Un cucchiaino di amido di mais facoltativo, per addensare se serve
Istruzioni
- Metti in ammollo gli azuki per tutta la notte, o almeno 6-8 ore;
- Dopodiché solali e sciacquali bene, cuocili in pentola a pressione per 16-18 minuti con il doppio del loro volume di acqua, o in pentola normale non a pressione finché diventano teneri (ci vorranno almeno 45 minuti);
- A questo punto scolali, frullali in purea con un minipimer oppure un frullatore. Dopodiché pesali, e aggiungi tanto zucchero quanto la metà del loro peso (per me i fagioli pesavano 400g quindi ho messo 200 g di zucchero);
- In una pentola sciogli lo zucchero in un goccio d'acqua, versa la purea di fagioli, e cuoci per 10-15 minuti, se serve addensare aggiungi un cucchiaino di carragenina o di amido di mais. Con queste dosi otterrai due vasetti da 250 g di marmellata, da conservare in frigorifero.