La ragazza dietro Cucinaverza
Ciao, Mi Chiamo Cristiana, Classe 1992, E Vivo In Trentino.
Ho capito che mi piaceva cucinare quando sono andata a vivere fuori casa, come spesso accade, poiché ho dovuto letteralmente imparare a far da mangiare da zero, per me e per il mio “all’epoca” ragazzo, ora marito, Mattia.
Prima, sapevo a malapena come preparare il caffè con la moka. Sì, è davvero così.
Mattia è un grande amante del buon cibo, venendo da una famiglia di cuoche – mamma e nonna, ed ho capito subito che se volevo fare pace dopo una litigata, fargli dimenticare una giornata pesante, oppure semplicemente renderlo felice, la chiave era proprio nella buona cucina.
So che questo potrà sembrare un pensiero arcaico o quantomeno “anti femminista” ma la realtà è che cucinare mi piace davvero, soprattutto con i giusti prodotti di stagione, meglio se del territorio, e vegetali, e per me è un modo di prendermi cura delle persone che amo.
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Gli Inizi
Ho iniziato a soffrire di intolleranze alimentari durante il primo anno di università, nel 2011, ma all’inizio non capivo a cosa fossero dovuti quei disagi. Ricordo che c’erano giorni in ci non riuscivo nemmeno a camminare per entrare in aula tanto era forte il mal di pancia!
È stato proprio Mattia a suggerirmi che forse “avevo qualche problema con il latte”. Così ho smesso di berlo. Dopodiché sono seguiti vari esami sulle intolleranze e allergie, ho passato un paio d’anni cercando di evitare il frumento poiché ne ero risultata “sensibile” (non celiaca), così come le uova, il lievito e altri alimenti. E’ stato un periodo buio e seccante perché quei mi mancavano e la vivevo come una privazione. Mi sono piano piano “disintossicata” (non ho mangiato la pizza per 4 anni, dal 2016 al 2020 lo giuro), e mi sono accorta che stavo effettivamente molto meglio, mi sentivo più energica, non avevo più pancia gonfia.
Ma è stata proprio questa esperienza che mi ha costretta prima, ed incuriosita poi, ad informarmi sull’alimentazione. Mi sono avvicinata tantissimo alla nutrizione consapevole, ho iniziato a leggere tutte le etichette degli ingredienti, e a preparare in casa quelle cose che di solito per praticità si acquistano: gnocchi, pane, polpette, dado vegetale, ecc…Una cosa tira l’altra e finalmente sono entrata in contatto con gli stili di vita vegetali, ho conosciuto persone che sono vegane e sono felicissime di questa scelta (non ultimo il pasticcere che ha preparato la mia torta di nozze – Michele Granuzzo pasticceria Blacksheep) ed ho piano piano capito che forse potevo provarci anch’io.
Perchè sono vegana?
Sono vegana in primo luogo per gli animali, perché non voglio sofferenza nel mio piatto di nessun tipo. All’inizio pensavo che evitare la sofferenza significasse soltanto eliminare il consumo di carne e pesce, ma ad uno sguardo più attento, e informandomi, ho scoperto che anche l’industria di uova e latticini nascondono un lato oscuro, fatto di orribili sofferenze e sfruttamento. Sono molto sensibile ai documentari, alle inchieste, quindi non sono il tipo da guardarli perchè sto veramente male. Ma se tu vuoi, puoi, o sei curios*, ti consiglio i documentari gratuiti “Cowspiray” e “Seaspiracy” che io ho visto e che fanno riflettere moltissimo. Se preferisci la lettura, invece, ti invito a leggere “Questa è propaganda vegan” di Ed Winters. Ed, un famosissimo attivista vegano, forse il più famoso al mondo, con questo libro fa luce sull’industria zootecnica svelandone i lati oscuri e smontando tutti gli stereotipi sull’alimentazione vegana. Un libro veramente illuminante, da leggere almeno una volta nella vita.
L’alimentazione vegetale è poi anche quella, dati e studi alla mano, che ha un minor impatto ambientale in termini di inquinamento o sfruttamento di risorse.
Io dico sempre che i nostri soldi sono il nostro voto, alla fine. Quindi il modo in cui li spediamo determina il successo o l’insuccesso di un certo tipo di industria.
I miei Gatti: Verza e Verzina
Cucinaverza nasce e parte da questo: il mio amore per la cucina vegana, e per i felini (ebbene sì, sono una gattara incallita!). Ne ho due, Verza (il bianco) e Verzina (la grigia) che vedete nelle immagini.
Mattia ha salvato Verza dalla strada, quando era piccolo e ferito (gli è rimasta una cicatrice sul musetto) e dopo poco abbiamo adottato anche Verzina per tenergli compagnia. Sono con noi dal 2016 e sicuramente lo devo a loro se questo blog ha un nome.
Baby verza in arrivo!
Eh sì, hai letto bene: a marzo 2022 è nato il nostro primo bimbo, Sebastiano.
Un nuovo componente si è aggiunto alla nostra famiglia, e non potremmo esserne più felici.
E’ stata una gravidanza naturalmente vegana, e se ti va di leggere qualcosa di più approfondito in merito, ti lascio qui il link all’articolo.
Grazie di Essere qui!
Sono felicissima che tu stia leggendo le mie parole in questo momento perchè il blog è progetto che mi sta molto molto a cuore. Le ricette che troverai qui sono state tutte cucinate, testate, fotografate e, ovviamente, mangiate, da me e da Mattia.
Quindi sono autentiche, con esse vorrei farti entrare virtualmente nella mia cucina e avvicinarti alla cucina vegetale e consapevole. Anche se non sei vegan* non importa: già il fatto che tu sia qui è bellissimo.
Se rifarai qualche ricetta, ne sarei entusiasta. Se hai i social (IG o FB) inviamele, taggami o fammi sapere se ti sono piaciute.
Un abbraccio, Cristiana, Mattia & i Verzoni